La piccola cittadina di Tuturano, si trova 10 km a sud del comune di Brindisi. Il territorio è caratterizzato da terreni agricoli e da boschi, che abbondano anche immediatamente fuori dal centro abitato. Tuturano ha una storia millenaria. Il toponimo, secondo quanto si apprende dalle fonti antiche, deriverebbe dal “fundus Tutorianus”, ovvero i possedimenti della famiglia “Tutoria”. In epoca imperiale, all'incirca dal II secolo d.C. Tuturano diviene un centro importante per la produzione agricola, soprattutto grano e olio. I “Tutoria”, infatti, erano una ricca famiglia (forse in precedenza schiavi liberati) attiva soprattutto nel commercio di prodotti agricoli. Originari di Delo, i “Tutoria” sono presenti in tutta la Puglia. Se ne ha menzione in alcune epigrafi trovate nel foggiano e nel leccese: una di queste fu ritrovata presso la località di Santa Maria a Cerrate che identifica un membro di questa gens, appunto un certo Publius Tutorius. In epoca romana, nella zona dell'attuale centro abitato, doveva esserci una grande villa.
Notizie più certe sulla cittadina si hanno invece a partire dall'età medievale. La chiesa dedicata alla Madonna del Giardino è costruita infatti con i resti di quella che, un tempo, era la medievale chiesa di San Cosma e Damiano. L'attuale edificio religioso risulta infatti ricostruito durante il 1.500. La tradizione popolare, indica che la chiesa fu distrutta da un terremoto. Gl abitanti del paese nel corso del 1480 abbandonarono la zona cercando rifugio in Abruzzo, questo a causa delle scorribande dei Turchi che mettevano a ferro a fuoco le campagne e le coste salentine. Ancora nel corso del 1500 a Tuturano gli edifici degli abitanti era costruiti con materiali poveri o deperibili, mentre le due chiese e la torre medievale dovevano essere gli unici edifici in pietra. Dal 1600 l'agglomerato urbano comincia a vedere la costruzione dei primi edifici in pietra. Fino al 1800 circa il paese rimane concentrato esclusivamente all'area dell'attuale centro storico, compresa tra l'attuale piazza Regina Margherita, la chiesa Madonna del Giardino e la strada provinciale che conduce a Mesagne.
Le campagne cominciano quindi a popolarsi, e lì dove sorgevano antiche ville romane e villaggi abbandonati cominciano a sorgere le masserie. Se ne contano tantissime intorno a Tuturano. Nel corso del 1900 la cittadina segue lo svolgersi degli eventi storici, come la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Durante il secondo conflitto mondiale Tuturano ospitò anche un campo di prigionia per soldati britannici, il PG85, ubicato presso Masseria Paticchi, (in foto). I più anziani ricordano di come la popolazione portasse ai prigionieri cibo e acqua quando questi beni scarseggiavano nel campo. Non si trattava, come spesso si dice, di un campo di concentramento, ma appunto di prigionia. Dai documenti arrivati fino a noi si apprende di come le condizioni di vita all'interno del PG85 non fossero disumane, anzi spesso si giocava a carte e si chiacchierava. Alla fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918, il paese raggiunse la popolazione di 1.000 abitanti e venne dotata di scuole elementari, uffici comunali e caserma dei carabinieri. Ad oggi Tuturano conta poco meno di 3.000 abitanti e riveste ancora il ruolo di importante centro agricolo per l'intera provincia.